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sabato 3 maggio 2008

A volte ritornano


C'è grande euforia nell'ambiente biancoverde per una notizia che in pochi oramai osavano auspicare. Un autentico colpo dell'ultima ora, un'operazione di mercato assai complicata, conclusasi felicemente solo dopo estenuanti trattative. Alla fine però gli emissari del presidente Perinu ce l'hanno fatta ed il magnate sardo, patron della squadra, ha potuto finalmente dichiarare alla stampa che "Martino Revelant è un giocatore del Celtic Scluse!"
Il talentuoso jolly di Villanova vecchia ritorna nella società che 4 anni fa lo lanciò, permettendogli in seguito di consacrarsi nel gotha del calcio che conta. Una storia che Revelant non ha dimenticato, e che ha fatto da sfondo alla palpabile emozione che ha accompagnato questa sua seconda volta in biancoverde. Abbracci e strette di mano da parte di tifosi e simpatizzanti sono stati il degno benvenuto al giocatore, mentre dai dirigenti trapelava una comprensibile soddisfazione, ben evidenziata dal Dg Ambrosino, che gongolante davanti ai fotografi stringeva con orgoglio il contratto da poco firmato.



Una festa per Revelant, una festa per lo sport. Le prime dichiarazioni dell'interessato non si sono fatte attendere, e sono state caratterizzate da grande ottimismo.
"Ritorno qui dopo parecchio tempo..." ha dichiarato il neo-acquisto, "...ma ho visto che nessuno mi ha mai dimenticato e che tanto è stato fatto per riportarmi a Chiusaforte. Prometto il massimo impegno, il mio entusiasmo è alle stelle e tra l'altro ho già comprato le scarpe nuove blu in offerta al Bravi. Prometto spettacolo e praticità, anche perchè posso giocare sia in porta che fuori e faccio della flessibilità la mia arma vincente, basta però che io abbia gli occhiali."
L'immancabile amarcord ci porta alle prodezze del passato, e Revelant snocciola con piacere i tanti frangenti che lo hanno visto protagonista. "Uno su tutti?" Beh, una volta eravamo a Priuso contro il Socchieve, era buio, e parai un rigore. Ricordo il tiro teso, preciso, ma ero davvero in forma e riuscii a neutralizzare la bomba. Perdemmo 4-3, ma solo perchè non mi fecero entrare prima."



Luci ma anche ombre nel suo prestigioso palmares. "Come quella volta...", ricorda, "...quando a Goricizza il destino stava per tendermi un agguato e compromettere quasi definitivamente la mia carriera. Temevo seriamente di aver rotto il piede, tant'è che gridai preoccupato Jo ai rot il piiiiiç!!! Pochi secondi dopo mi alzai, rimisi lo scarpino e non mi ricordai più che avevo detto essermi fatto male."
E uno sguardo al futuro? Che cosa si aspetta da questo campionato di prima categoria? "L'ho già detto, voglio dare il mio contributo e segnare più che posso. A tal proposito, ho già ideato quello che sarà il mio modo di esultare. Non posso dirvi molto, se non... aeeeeeereoplannoooooooo..."



Un Revelant caricato a mille insomma, conscio delle sue potenzialità e disposto a traghettare la squadra nel torbido fiume della prima categoria. Ma lui non è uomo d'acqua, forse non lo è mai stato, è più uno spirito libero, pronto a volare e a far volare i colori biancoverdi sempre più su, sempre più in alto, dove solo i veri campioni possono arrivare... Un suggerimento dunque: dotatevi di paracadute...

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