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PAGELLONE 2010                                 CELTIQUIZ!

giovedì 30 giugno 2011


  Contro l'Ama-Ca un punto (...di svolta?)


Ama-Ca
Celtic Sclûse
2
2
 Angeli  (39' 1° t.)
 Lenna  (21' 2° t.)
 Verza  (31' 2° t.)
 Zannier  (38' 2° t.)
LINE UP
SOSTITUZIONI
NOTE
 Valente x Martina (1' 2° t.)
 Di Santolo x Natolini (30' 2° t.)
 Filippi x Vanone (33' 2° t.)
 Bortolotti x Zuliani (35' 2° t.)
 Zannier x Linassi (37' 2° t.)
 Meteo: sereno, 25 - 26 °C
 Spettatori: 25 ca.
 Terreno di gioco: molto buono



Il ribaltone che si è verificato in settimana non avrà ancora dato i suoi frutti, e non si può nemmeno sentenziare che cambiato un mister cambi all'improvviso anche la squadra, di certo si può affermare che ieri sera si è visto un altro Celtic, un team grintoso e con la voglia di riscattarsi dopo due passi falsi consecutivi. Il neo-mister Perinu ha dovuto fare i conti con un parco giocatori davvero ristretto, le defezioni si contavano difatti sulle dita di due mani, basti pensare ad un elenco di assenti che annoverava contemporaneamente Budimirovic, Brancaccia, Celotti, Revelant, Tarelli, Borgobello, Not, Fachin e Duria M., tanto per citarne alcuni.
I biancoverdi possono comunque contare su 17 effettivi a disposizione dell'allenatore.
Com'era lecito attendersi, si registrano alcune novità sia a livello tattico che soprattutto di formazione: il modulo scelto dal coach si affida ad una sequenza numerica insolita ma efficace, un 3-6-1 che nel calcio che conta sono in pochi a valorizzare.
Eppure Perinu schiera fra i pali un Baron quest'oggi davvero in stato di grazia, mentre sulla linea difensiva si posizionano Vanone e Natolini guidati dal libero Ambrosino. Poco più avanti un sempre coriaceo “plasei, Vigji Vidon” agisce a ridosso di Martina e Verza, cui vengono affidate le chiavi della mediana. Sulle fasce spazio a Simeoni e Zuliani, mentre Duria R., libero di agire fra le linee, ha il compito di supportare l'unica punta Linassi.
Duria R. e Martina (foto by Renato Damiani)

L'incontro nella prima frazione è piacevole, a tratti si vedono due squadre che praticano davvero un bel calcio, dando vita a diversi fraseggi di qualità.
I biancoverdi si mettono in mostra anche grazie ad alcune azioni sviluppate a un tocco, offrendo un'organizzazione di gioco in certi frangenti spumeggiante, che ha fatto sicuramente divertire il pubblico presente in tribuna.
Costruisce molto il Celtic, ma viste le tante assenze là davanti spesso si ricorre al lancio per Linassi, che non riesce ad essere decisivo.
Alla mezz'ora di gioco registriamo una buona occasione per il Celtic Sclûse: Zuliani si invola liberissimo sulla destra, serve Linassi al centro lasciato solo, ma il passaggio non è dei migliori e la sfera si perde in fallo laterale.
La beffa si materializza, come da tre gare a questa parte, a una manciata di minuti dal duplice fischio. Dagli sviluppi di un corner si genera un'azione confusa in area e dopo diversi batti e ribatti gli ospiti riescono a concludere a rete dal limite, mettendo la palla dove Baron proprio non ci sarebbe potuto arrivare, ostacolato tra l'altro da una selva di gambe che, per sfortuna dei locali, non riescono a frapporsi alla perfida traiettoria.
Poche parole nello spogliatoio, ma ben dette dal mister che nella ripresa effettua il primo avvicendamento sostituendo Martina, artefice di un buon primo tempo, con Valente. Un cambio deciso per dare più peso e vivacità ad un reparto offensivo apparso fino a quel momento troppo effimero.
La ripresa inizia sottotono per i biancoverdi, che si ritrovano a difendere schiacciati nella propria metà campo, sapendo però ripartire in contropiede con Zuliani e Simeoni.
Al 15' è proprio quest'ultimo a spaventare su corner la retroguardia ospite, grazie ad un colpo di testa che si infrange sulla traversa a portiere battuto.
Goal mangiato, goal subito recita il vecchio detto, e non sono di certo i celtici chiusani a sfuggire alla regola. Dopo un'incertezza su un fallo laterale arriva infatti il secondo goal degli ospiti, che a 20 minuti dalla fine hanno decisamente il match in pugno.
Un doppio vantaggio che giunge a causa di un'incertezza difensiva, con lo stesso Simeoni che a fine gara dichiarerà di aver atteso troppo l'avversario invece di chiuderlo tempestivamente.
2-0 dunque, ma morale del Celtic Sclûse che sicuramente non crolla.
Un dato di fatto sono però i pochi minuti che mancano alla fine dell'incontro, qualcuno ne conta 9, quando il direttore di gara concede un calcio di rigore ai padroni di casa per fallo su un vivace Simeoni. Della battuta si incarica “Pelo Verza”, che insacca alle destra dell'estremo difensore portando il proprio score stagionale a 2 marcature.
Un'iniezione di morale e di grinta non indifferente per una squadra che a onor del vero non aveva mai mollato. A coronamento della tenacia dimostrata e mantenuta fino all'ultimo istante giunge la magia di un folletto che da oramai 2 stagioni incanta i compagni, stregando con oscuri sortilegi le difese avversarie al momento giusto. E visto che i folletti sono allegramente dispettosi, il nostro Luca “Rusin” Zannier il dispetto all'Ama-Ca lo fa a 3 minuti dal fischio finale e a soli 27 secondi dal suo ingresso. La rete ha tutti i crismi di quelle che hanno reso famoso Inzaghi: un goal da vero rapace, abile a spingere in rete una palla che stava attraversando indisturbata lo specchio della porta ospite. E' il goal del 2-2, un goal importantissimo che fa esplodere il Ceclis e innescare l'esultanza di tutti i biancoverdi, che si scaraventano su Zannier sommergendolo come nella miglior tradizione delle ammucchiate rugbistiche. Anche gli spettatori vanno in visibilio, testimoni di una rimonta che a 10 minuti dal termine doveva ancora iniziare e sulla quale in pochi avrebbero scommesso. (A tal proposito, pare che un accanito sostenitore locale se ne sia andato in Vespa con il Celtic sotto di 2, avvertitelo di come è finita!)
Gli ultimi istanti dell'incontro scivolano via senza eventi degni di nota ed il triplice fischio del signor Sergio (un po' troppo protagonista, o forse “leggermente” permaloso...?) sancisce un pareggio tutto sommato giusto.
Un ottimo punto dunque quello ottenuto dal Celtic, un punto che sicuramente fa morale ma che deve fungere da rampa di lancio per tornare ad essere quelli visti nelle prime tre gare. Sabato il livello di concentrazione e di guardia dovranno essere altissimi, per dimostrare che quelle due sconfitte di fila sono state solamente un temporaneo blackout.


Articolo a cura di M. D.


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