|  Vidoni  (18' 1° t.)  Duria M.  (17' 2° t.)  Budimirovic  (31' 2° t.)  Celotti  (36' 2° t.)  Budimirovic  (39' 2° t.) | Filippi  (41' 2° t.) [aut.]  |
|  Budimirovic x Brancaccia (10' 2° t.)  Duria M. x Linassi (12' 2° t.)  Martina x Verza (27' 2° t.) |  Meteo: sereno, 20 °C  Spettatori: 25 ca.  Terreno di gioco: molto buono |
Archiviato (e incorniciato) l'incoraggiante esordio di 15 giorni fa in quel di Ovaro, il Celtic debutta fra le mura amiche ospitando la terza forza dello scorso campionato di Prima Categoria, il Real Tolmezzo. Una sfida, quella del Comunale, che vede di fronte due neopromosse partite con il piede giusto ed intenzionate a dimostrare come i rispettivi exploit non siano stati frutto del caso. Mister Fabris prepara questo importante match dovendo fare i conti con diverse assenze, ma convocando comunque 16 giocatori (poi scesi a 15 per un imprevisto dell'ultima ora) pescati nell'ampia rosa a sua disposizione. Quello che si presenta in campo è un Celtic che cambia pelle rispetto alla prima uscita, rivoluzionato in tutti i reparti e nuovo per 7/11. A protezione di Baron si sistema una difesa a 3 formata da Vanone, Ambrosino e Filippi, le fasce sono presidiate dai polivalenti Duria R. e Zuliani, mentre in mediana Celotti e Verza affiancano Vidoni, leggermente più arretrato. L'undici di partenza è completato dal tandem offensivo Linassi-Brancaccia. Panchina di qualità dove trovano spazio Martina, Duria M., Perinu e Budimirovic. La prima fase della gara è di studio, sebbene aleggi la sensazione che siano i locali a voler fare qualcosa di più, attraverso un maggior possesso palla ed un marcato dominio territoriale. Gli avversari tentano di affacciarsi dalle parti di Baron ma l'assenza di una vera punta rende tutto più complicato ed i tentativi di impensierire in velocità o con lanci da dietro vengono puntualmente disinnescati dalla retroguardia celtica. L'ottimo lavoro di filtro e ripartenza prodotto dal centrocampo chiusano genera una pressione sempre più intensa sui portatori di palla e sui difensori avversari. Questi ultimi vanno in difficoltà anche grazie al prezioso operato delle due punte locali. Linassi si danna l'anima cercando e creando gli spazi, mentre Brancaccia conferma il suo talento venendo fermato solamente a suon di falli. Ed è proprio in seguito all'ennesima entrata scorretta su quest'ultimo che giunge la prima rete. Al 19' del primo tempo infatti Vidoni realizza l'1-0 su punizione, inventando una traiettoria abbastanza perfida da scavalcare la barriera e superare il portiere avversario, non del tutto esente da colpe. Ma una sola lunghezza di vantaggio con più di un'ora da giocare non è di certo un bottino rassicurante, e così il Celtic continua a comandare le operazioni di fronte ad un Real Tolmezzo che cerca di contenere, giostrando allo stesso tempi i suoi uomini più avanzati nel ruolo di prima punta e costringendoli addirittura ad andare a ricevere palla a ridosso della propria difesa. La maggiore qualità e quantità della mediana locale unita alla dinamicità degli attaccanti frutterebbe già alla mezz'ora la seconda rete: Brancaccia si fionda su un pallone al limite dell'area anticipando il portiere e scontrandosi successivamente con lo stesso. Zuliani raccoglie il rimpallo e deposita la sfera nella porta sguarnita. Tutto regolare agli occhi dei presenti, meno che a quelli dell'arbitro, che fischia un'improbabile carica sul portiere fra l'incredulità generale, per giunta solo dopo che la palla aveva varcato la linea. Misteri legati ad una fra le direzioni di gara più tragicomiche della storia. (E ci fermiamo qui). La prima frazione scivola via con i locali di nuovo alla ricerca del secondo sigillo e con gli ospiti che accarezzano il sogno di impegnare Baron con due punizioni dal limite, entrambe abbondantemente fuori. Si va negli spogliatoi sul parziale di 1-0, ma con tanta voglia di chiudere la gara in virtù delle buone cose fatte vedere nel corso della prima parte. La ripresa registra alcuni avvicendamenti che non turbano l'equilibrio tattico biancoverde, nel giro di due minuti, fra il 10' ed il 12', Brancaccia e Linassi vengono sostituiti da Duria M. e Budimirovic. Da qui in poi sarà puro monologo "made in Celtic". Il Real Tolmezzo infatti troverà la porta solamente in un'occasione, sfruttando una sbavatura della retroguardia locale, ma sarà Baron ad apporre la provvidenziale toppa con un'uscita da campione su Pascolini. Al 17' il folletto Budimirovic, alla sua prima con i nostri colori, dimostra semmai ve ne fosse bisogno le sue doti di rapidità ed agilità, facendo venire il mal di testa al suo diretto marcatore, difendendo la palla all'interno dell'area avversaria ed offrendo un comodo assista a Duria M., che firma (nuovamente) il 2-0 con una conclusione che non lascia scampo a Cella. Calano i ritmi? Per nulla. Cala più probabilmente il Real Tolmezzo, nelle trame di gioco e nella lucidità mentale, che costano ai nostri avversari due cartellini verdi ed una difesa alta nella quale la coppia Duria M. - Budimirovic non può che sguazzare. Il 3-0 è logica conseguenza e viene costruito sulla fascia destra, dove sugli sviluppi di una ripartenza un generosissimo Duria R., oggi praticamente nei panni di marcatore, addomestica una palla subito servita in profondità a Budimirovic. Galoppata di 40 m, portiere dribblato, palla nel sacco, il tutto con una facilità impressionante. Per nulla sazi, i padroni di casa si fanno ancora avanti, sull'onda dell'entusiasmo e della volontà di rimpinguare il bottino. Fra i più determinati spicca un motorino marca "Celotti", che prima manda la sfera a stamparsi sulla traversa con un tiro dai 20 m e poi al 36' trova la gloria personale penetrando nell'area avversaria e depositando in rete una palla proveniente dalla destra, su cui manco a dirlo c'è lo zampino di Budimirovic. Ma, consentiteci il gioco di parole, le sorprese in "serbo" non sono ancora finite. A pochi minuti dalla fine il sempre affidabile Martina pesca con una pennellata d'esterno lo scatenato puntero, che elude il tentativo di fuorigioco tolmezzino e si invola verso Cella trafiggendolo per la quinta volta. Giochi chiusi o quasi, se non fosse per un'avanzata in massa del Real Tolmezzo, che sfruttando l'ultimo assalto della partita riesce a siglare la rete della bandiera con un tiro dal limite, sfortunatamente deviato dall'opposizione in scivolata di Filippi. Un episodio che può accadere nell'arco di una gara, ma che non macchia in alcun modo la prestazione del senatore celtico, l'unico, lo ricordiamo, ad aver disputato in biancoverde tutti i campionati fin qui giocati. Il triplice fischio dopo circa 5 minuti di recupero sancisce la fine delle ostilità e consegna al Celtic 2 punti nettamente meritati, alla luce del risultato acquisito e del gioco espresso. La soddisfazione a fine gara era palpabile, tanto quanto la prudenza e la consapevolezza che il campionato d'Eccellenza sarà un cammino lungo e insidioso, in cui lacrime e sangue non mancheranno. La matricola Celtic è partita con il piede giusto e i punti portati in cascina, oltre a fare morale, rappresentano un prezioso tesoro per una compagine che mira a mantenere la massima categoria amatoriale. Sabato si va a Villa, al cospetto dei campioni in carica dell'Ibligine: una prova di fuoco che speriamo di onorare nel migliore dei modi, dentro e fuori dal campo. |










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