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venerdì 29 maggio 2009

Celtic Sclûse - Afa Avasinis



Celtic Sclûse
6 - 1
Afa Avasinis
Parziali

1° tempo:
4 - 0

2° tempo:
2 - 1



Partenza col botto in casa biancoverde! Dopo un precampionato decisamente avaro in termini di risultati, il Celtic comincia a vincere nel momento più opportuno. Era troppo importante per l'intero ambiente e in particolare per mister Barnaba partire con il piede giusto, e, considerando lo score finale, ci sembra di poter affermare che la missione sia stata compiuta. E' un debutto serale ed infrasettimanale il nostro: due concomitanze atipiche quanto il pingue bottino che ci ha consegnato i primi punti di questo lungo ed incerto campionato.
Di fronte, un avversario reduce dalle fatiche di lunedì sera in Coppa Geretti, ma per nulla motivato a concedere regali. Il primo quarto d'ora infatti è di studio, sebbene il Celtic paia più propositivo e determinato nella ricerca del vantaggio. La prima occasione degna di nota al 10°, quando Tolazzi ottimamente servito da Not, conclude leggermente alto da posizione favorevole. Rispondono al 15° gli ospiti, con una punizione insidiosa dai 20 metri che prima di finire fra le braccia di Baron si stampa sulla traversa. Un brivido che fungerà da scossa per i locali: il resto della prima frazione, infatti, sarà puro monologo celtico. A riprova di ciò, le quattro reti che nell'arco di venti minuti chiudono di fatto la gara. La crescente pressione esercitata dalla formazione biancoverde porta i frutti sperati al 22°, quando una bella azione corale nata da un buon disimpegno difensivo permette a Not (ottima prestazione la sua) di servire da destra un invitante assist a Pagnossin. Non sarà però lui a depositare la palla in rete, bensì il suo sfortunato marcatore, che nel tentativo di anticiparlo sigla il più classico degli autogoal. Stesso copione e stessi protagonisti in occasione del 2-0, ma questa volta è Pagno a metterci meritatamente la firma. L'uno-due fulminante non appaga affatto i nostri, che sugli sviluppi di un corner appongono il terzo sigillo. Ambro, in modo quanto meno anomalo (leggasi "colpo di tacco"...), riesce a recuperare una palla vagante in area e a porgerla a Pagno, che chiuso da tre uomini la restituisce al numero 6 celtico. Breve sguardo sull'accorrente Tolazzi, che conclude a botta sicura concretizzando nel migliore dei modi il comodo assist. Passano due minuti e arriva il quarto gioiello firmato nuovamente Pagnossin, davvero abile ad anticipare di testa il portiere in uscita e a beffarlo con un pallonetto.
Nel secondo tempo spazio ai cinque cambi, che non snaturano più di tanto la squadra, ma ne abbassano leggermente i ritmi. Il baricentro arretra di qualche metro, e pur tenendo costantemente a bada le iniziative avversarie, ci si accorge che il controllo delle operazioni non è totale come nella prima frazione. Pur spingendo meno, la squadra rimane abbastanza quadrata e perviene alla quinta rete su deliziosa "pennellata presidenziale" di Perinu, che buca l'estremo difensore ospite con una punizione molto precisa.
L'Afa Avasinis ha un sussulto a metà ripresa, quando un passaggio filtrante consente alla punta avversaria di presentarsi al cospetto di Baron, ma è il palo a dire no e a mantenerne la porta inviolata. Gol mangiato, gol subito, è questa la filosofia che si applica nel calcio, e dopo pochi minuti arriva anche il 6-0: la coppia Vidali-Perinu trasforma un ribaltamento di fronte nel più efficace dei contropiedi, ed è gloria anche per Paolo dunque, che si sciroppa i 90 metri e più del green celtico con un coast-to-coast che gli vale la marcatura. Fioccano altre occasioni per incrementare ulteriormente il bottino, ma leziosità, imprecisione e una tendenza più o meno marcata a non esasperare il risultato fissano il nostro score a 6 reti, con l'obiettivo di non subirne. Detto fatto! Subiamo la rete della bandiera ad una manciata di minuti dallo scadere, quando un rasoterra dalla fascia sinistra attraversa l'area fra una selva di gambe e s'imbatte sui piedi di Zilli, che pur non calciando con forza, riesce a depositare la palla in rete, per quello che sarà il definitivo 6-1.
Il triplice fischio sancisce la fine delle ostilità, ed apre al piccolo strascico polemico per la disattenzione finale che ci è costata il goal, ma i complimenti dell'arbitro, l'assoluto fair play della gara (0 ammoniti!) e la pasta (+ birra!) del dopo gara saranno situazioni più che valide a cancellare un malumore adrenalinico che in fondo ci può anche stare.
Ora, è il caso di dirlo, fari puntati sull'A.d.m., che ci ospiterà lunedì sera alle 20.30 per la seconda giornata di campionato. La prima trasferta stagionale sarà al cospetto di una compagine insidiosa e quadrata, il che ci imporrà la massima attenzione se vogliamo confermare quanto di buono dimostrato in questa prima uscita.


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